La mostra è composta da cento disegni ispirati alla Divina Commedia di Dante. È un viaggio per immagini attraverso le pagine del capolavoro di Dante Alighieri, che si svolge al Museo Castagnino.
Inaugura: sabato 24 giugno, 15 h. Visite: dal mercoledì al sabato e festivi dalle 13 alle 19 h. e domenica dalle 11 alle 19 h. , fino al 30 luglio.
Del artista italiano Giovanni Tommasi Ferroni, en el marco de 84° Congreso Internacional de la Sociedad Dante Alighieri.
Da sempre, per la sua forza visionaria, la poesia è stata una preziosa fonte iconografica per pittori, scultori e incisori: i primi codici manoscritti illustrati appaiono già nel XIV secolo, mentre Botticelli realizzò i disegni per una delle prime edizioni stampate apparsa nel 1481. È vero che Michelangelo guardò l’Inferno di Alighieri per il suo Giudizio Finale, ma fu in particolare il XIX secolo romantico ad apprezzare la Commedia: Füssli, Blake, Delacroix, Rodin e soprattutto Gustave Dorè furono appassionati interpreti dei versi danteschi. L’opera, tuttavia, continua ad essere universalmente letta e amata anche ai nostri giorni e per stimolare l’immaginazione degli artisti contemporanei.
Giovanni Tommasi Ferroni è uno dei pochi che si è provato con i cento canti in cui si articola la Divina Commedia, e ha scelto per ciascuno di essi un episodio tra quelli narrati dal sommo poeta nel suo percorso.
Pittore legato alla stagione più alta della tradizione figurativa italiana, che va dal Rinascimento al Barocco, con il suo stile prezioso e la sua perfetta rappresentazione formale e chiaroscuro, l’artista ha saputo tradurre pienamente in immagini le oscure atmosfere dell’Inferno e la disperazione dei suoi abitanti, la dimensione ambigua, tra speranze e pentimenti, delle cornici del Purgatorio, le presenze ascetiche, le architetture celesti e le apparizioni mistiche del Paradiso.
Curatrice: Chiara Barbato e Fabio Lazzari. Idea: Alessandro Masi.
Maggiori informazioni sulla mostra sul sito web del Museo Castagnino.