Dante x Alonso, en el Museo Nacional de Bellas Artes

«Dante x Alonso»: lo sguardo del grande pittore argentino sul geniale autore italiano, nelle Bellas Artes

La mostra, che si presenta come omaggio per i 7 secoli della morte dell’autore di «Divina Comedia», riunisce 47 opere su carta, che vanno da disegni, collage, incisioni, acquerelli e inchiostri

Gli omaggi a Dante Alighieri continuano nel mondo. Quest’anno sono trascorsi 700 anni dalla sua morte e ora si aggiunge il Museo Nazionale delle Bellas Artes con una mostra del grande pittore Carlos Alonso, nella quale percorre le immagini del «sommo poeta» e la sua opera immorale, la Divina Commedia.

A partire dal 4 dicembre, i visitatori possono percorrere la mostra Dante x Alonso, che riunisce 47 lavori su carta, che vanno da disegni, collage, stampe, acquerelli e inchiostri che l’artista ha dedicato allo scrittore in due periodi distanti dal suo percorso: le prime, degli anni ’60, molte delle quali create in Italia nel 1968, sono per lo più ritratti in piccolo formato, mentre il secondo set selezionato è datato tra il 2000 e il 2009.

«Queste opere collegano due epoche lontane e ci dimostrano che gli orrori continuano a ripiegarsi e ad alimentare le immagini attuali. Come in altri momenti della sua produzione, Alonso opera su un classico per dispiegare il suo sfacciato sguardo critico, dando visibilità alle molteplici problematiche e ingiustizie che avvengono ai nostri giorni», ha spiegato Andrés Duprat, curatore della mostra e direttore delle Belle Arti.

I lavori esposti nella mostra provengono dalla collezione personale dell’artista, dal Museo Carlos Alonso-Mansion Stoppel, situato nella provincia di Mendoza, e da collezioni particolari, quindi l’opportunità di apprezzarli non è solo una rarità, ma anche un evento unico.

Nel marzo 1968, Alonso si recò a Firenze, dove risiedeva per sei mesi con l’obiettivo di condurre all’ingresso nel mondo del Dante per, appunto, realizzare una serie di lavori ispirati alla sua figura e alla sua opera. L’idea originale era che quei lavori illustrassero una nuova edizione in spagnolo della Divina Commedia, qualcosa che non è mai accaduto.

Allora, la sua indagine si è concentrata sul replicare l’esperienza dell’autore e a sua volta realizzare una traslazione della sua figura alla vita quotidiana. Davanti alla domanda quale sarebbe lo sguardo del Dante oggi sul mondo contemporaneo, Alonso realizzò più di 250 opere, tra disegni e collage, con le quali si iscrisse alla lunga e prestigiosa lista di artisti che si interessarono e si ispirarono al grande poema universale, come Sandro Botticelli, Gustave Doré, Auguste Rodin, Edgar Degas, Giorgio de Chirico, Eugène Delacroix e Salvador Dalí.

«Alonso colloca Dante, come nella Divina Commedia, come testimone di situazioni critiche, attraversate dall’estetica pop e dall’effervescenza che in quegli anni si viveva in Europa -per il maggio francese-, piena di rivendicazioni, slogan e proteste. Realizzate in piccolo formato, le opere presentano molteplici versioni del ritratto del poeta fiorentino replicato per mezzo di varie tecniche, così come scene ispirate a diversi passaggi del poema, portato al presente come prova che questi orrori continuano ad accadere sotto nuove apparenze e formati», ha scritto Duprat nel testo curatoriale.

Al suo ritorno nel paese, l’azienda Olivetti acquisì diversi di questi lavori, che furono divisi nelle serie El Dante e La divina commedia per essere stampati in pubblicazioni numerate in edizione limitata, con prologo dello scrittore Ernesto Sabato.

Nel 1969, una mostra si svolse nell’Art Gallery di Buenos Aires con un montaggio singolare, poiché si trattava di una grande installazione a forma di labirinto che attraversava l’Inferno e il Purgatorio, fino ad arrivare al Paradiso. Nel 1971 le serie sono state presentate nella galleria Giulia di Roma e, nel 1972, nella galleria Eidos di Milano.

Dante x Alonso è possibile grazie al lavoro congiunto del Museo Nazionale di Belle Arti con l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e potrà essere visto fino al 27 febbraio 2022 nella sala 33 del primo piano del museo. Nel 2022, inoltre, si prevede che la mostra si sposti attraverso musei delle province del paese.

Accompagnato dalla mostra, il Museo pubblicherà un catalogo spagnolo-italiano, che include il testo curatoriale di Duprat, il corpo d’opera, il prologo alla prima edizione di opere di Alonso sulla «Divina Commedia» scritto da Ernesto Sabato, frammenti di un’intervista all’artista realizzata da Diana Wechsler e José Emilio Burucúa, e una cronologia su Alonso. La pubblicazione sarà in vendita presso il Negozio Belle Arti, e anche può essere letto online o scaricato in versione digitale .

*Dante x Alonso, en el Museo Nacional de Bellas Artes, Av. del Libertador 1473.

Dal martedì alla domenica, dalle 11:00 alle 19:00, fino al 27 febbraio 2022.

Ingresso gratuito

 

Fuente: https://www.infobae.com/

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